AVS variante: Treviso - Vestone - Livemmo

Dettagli

Difficoltà
E: Escursionisti
Durata
05:30
Distanza
16,60 km
Dislivello positivo
988 m
Dislivello negativo
755 m

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Descrizione

Treviso Bresciano, forte di Valledrane.

Questa variante permette di tagliare a metà il percorso dell’Anello Valsabbino compiendo in questo modo solo la parte bassa della Valle Sabbia in sole 7 tappe invece di 11.
Partenza da Treviso Bresciano alla bacheca vicino al municipio e si sale subito in direzione della Cocca seguendo il segnavia CAI 550var el tricolore della Resistenza. Alla Cocca la direzione è per il forte di Valledrane. Si prosegue fino a raggiungere la statale che scende a Idro. Proseguiamo diritti e ad una santella imbocchiamo via Sesa fino a che il sentiero gira a sinistra sempre in direzione di Valledrane. Il sentiero entra in un bosco di faggi e castagni, lasciamo a destra la deviazione CAI per Idro e in salita raggiungiamo il forte.
Dopo avere fatto una visita al forte riprendiamo il sentiero della resistenza e passando accanto all’ex sanatorio di Valledrane raggiungiamo la chiesetta di San Liberale.

Livemmo, chiesa di San Rocco.

A questo punto dopo avere abbandonato il tricolore a sinistra, percorriamo per un km la strada asfaltata che porta a Vestone. In località Piazza delle Streghe imbocchiamo sulla sinistra la vecchia strada per Vestone.
Arrivati in paese, in prossimità del semaforo si attraversa la  strada statale del Caffaro e, di fronte alla chiesa Parrocchiale si entra in una piazzetta e si risale una stradina che ci porta fino alle scalette d'imbocco del ben segnalato sentiero con indicazione San Bernardo. In linea di massima segue il percorso della gara podistica “ 3 campanili”. Si prosegue fino ad incrociare la stradina cementata che sale da Mocenigo, si oltrepassa un capanno circondato da prati con vista sui monti Manos, Zingla e Stino e si prosegue fino ad arrivare in località Roccolo Morandini. Per non dover passare davanti alla casa, sulla curva a dx salire per il prato (attenti ai segni bianco-rosso). Al primo bivio che si incontra poco oltre tenere la sx , sempre seguendo i segni, fino ad incontrare la variante 450 sempre con indicazione San Bernardo. Poco oltre un cippo testimonia l’uccisione di Emilliano Rinaldini che da il nome al sentiero della resistenza in Pertica Alta. In pochi minuti si arriva all’Oratorio di San Bernardo localizzato lungo il percorso che dalle Pertiche conduceva a Nozza.
Di fianco alla Chiesa, si prende il sentiero in salita con indicazione San Rocco di Livemmo. Si sale nel bosco ( ormai distrutto dalla tempesta Vaia) sempre seguendo i segni bianco-rosso e/o resistenza e si domina dall’alto il nucleo abitato di Belprato. Si arriva in loc. Passata (caratterizzata dalla presenza di una bella casa) ,e si prosegue fino alla loc. Le Porte  dove si incrocia la stradina che sale dal Belprato. Si prosegue fino ad oltrepassare Malga Casine e poco dopo si giunge alla Pineta di Livemmo, ameno luogo attrezzato ad area pic-nic con bar trattoria.

Livemmo, ai Morti della Selva, chiesa di Barbaine.

Dalla Pineta, proseguire in discesa lungo la strada fino a raggiungere la chiesa di San Rocco.
A questo punto non ci rimane che proseguire sulla statale per 1 km circa fino ad arrivare all’abitato di Livemmo e ricollegarci al percorso originale dell’Anello Valsabbino.


Per pernottare: 

B&B Al vecchio Comune di Livemmo  - tel.0365 82 14 90 – tel. 339 2329442/ 347 0544935
B&B Baldì a Odeno - 329 4191291

B&B e ristorante La Pineta via Livemmo 79  – tel.39 3290071503/39 333 1122860

Un consiglio, contattate il posto tappa dove dormirete al fine di verificare la disponibilità.

Possibilità di ristoro: Ristorante San Rocco- Alimentari La Bottega dei sapori –Hosteria da Ettore –ristorante La Perla – Ristorante pizzeria Le Siovine Odeno.

Numerose altre le aziende agricole in zona: Malga Casine di Cristian Rivetta via Pineta Livemmo

Az.Costantino Brescianini Odeno

Le Fratte via lago di Bongi Noffo e Le Croci di P.Vivenzi  Noffo


Se vi rimane un poco di tempo, vale la pena di visitare la chiesa dei Morti di Barbaine a circa 2 km dal centro abitato. E’ un luogo di pace, di silenzio e di testimonianze. Le prime notizie certe risalgono al 1384. Fu cimitero per i morti della peste del 1630. Accanto alla chiesa si trova un piccolo monumento a memoria dei caduti partigiani della Brigata Perlasca.