Capanna Remedio

Locandina

Dettagli

Data
25-2-2023
Durata
2 giorni
Difficoltà
E: Escursionisti
Accompagnatori
  • Accompagnatori di Alpinismo Giovanile

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Prima uscita anche per il gruppo Avanzato dell'AG del CAI Vestone: destinazione la capanna Remedio del CAI di Bovegno a circa 1400 m. di quota, alla ricerca della neve per esercitarci con l'uso dell'ARTVA, pala e sonda. Obiettivo fallito, tanto freddo ma della neve nemmeno l’ombra.
Non ci siamo persi d'animo, l'avanguardia è salita per tempo per spaccare la legna e accendere la stufa, il resto della truppa arriva col buio e appresta subito l'acqua per la pastasciutta e la tavola per la cena.
Fuori dai pesanti zaini le sempre troppe cibarie, 820 metri  di dislivello sono stati impegnativi e la fame ora è tanta. 150 grammi di pasta a testa, un paio di salami, formaggio e le due torte portate da Sara ci riportano in equilibrio.
Sbarazzare, pulire e lavare le stoviglie, spostare i tavoli che ora si gioca… Riccardo ha preparato un mega gioco con un mucchio di sacchettini da palpare e indovinarne il contenuto, segue il gioco “dentro e fuori” che fa crollare più volte i ragazzi sul pavimento.

Panche in cerchio che facciamo due chiacchiere… E’ l’attività che io chiamo “condivisione”, difficile a volte da realizzare che però è utile per creare “il gruppo”. Si parte parlando dell’andare in montagna e delle future escursioni, passiamo dall’esame di un omicidio nel Bronx, alla ricerca di un euro mancante, per poi chiudere parlando di “parolacce”,  e, su proposta dei ragazzi, di scuola, guerra, migranti e tutto quanto ci passa per la testa.
Non abbiamo fatto mezzanotte ma, poco ci mancava…

La notte nei sacchi a pelo e sotto le coperte non è stata poi così fredda ne’ scomoda.

Sveglia alle 7 fatta da Luca, fuori tira vento e cade qualche “faliva”, colazione con biscotti, torte e Nutella (i ragazzi ne avevamo portati 3 vasi), pulizia e attività tecnica. I ragazzi avevano portato l’attrezzatura e abbiamo cominciato a fare nodi e provare alcune procedure riguardanti la discesa in corda doppia che volevamo poi praticare all’esterno. Il tempo passa veloce, piccolo spuntino per il pranzo e via, dopo avere ripulito tutto, fino a giungere in un bosco di faggi con una bella roccia dove poter creare una discesa in corda gestita in autonomia dai ragazzi controllati da Riccardo e Luca, mettendo in pratica ciò che avevamo imparato durante la mattinata. Un poco di timore, tanta adrenalina ma i ragazzi si sono comportati molto bene senza tentennare, bravi ragazzi.

Una buona uscita, tanto entusiasmo e tanta disponibilità, il gruppo sta prendendo sempre più forma, nessuno si lamenta per la fatica o per le attività di formazione a volte un poco ripetitive e difficili da ricordare e questo, aiuta molto noi accompagnatori.
La cosa più bella è stata sentire, dopo tanto tempo i ragazzi cantare camminando sul sentiero cercando di mettere in equilibrio “cento elefanti sul filo di una ragnatela”.

 

Alla prossima, Raffaele