Cima terre Fredde da Cadino

Locandina

Dettagli

Data
2-8-2020
Difficoltà
EE: Escursionisti esperti
Accompagnatori
  • Raffaele Vezzola
  • Lucio Pezzottini

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Per la terza uscita di quest'anno abbiamo scelto un'altra vetta delle montagne di casa, ossia Cima Terre Fredde (m.. 2645 slm), posta sopra la sponda ovest del Lago della Vacca, più o meno a metà tra i più noti Cornone del Blumone e monte Frerone.
Il ritrovo è quasi all'alba, 6.30 a Vestone, con la speranza di poter approfittare della frescura mattutina ed evitare un poco di calura pomeridiana. Giunti a Malga Cadino, facciamo un breve appello, una conta dei presenti, mille raccomandazioni sul distanziamento sociale  e alle 7.50 cominciamo a triturare il sentiero che in poco meno di due ore ci porterà al passo della Vacca, tra il fischio di qualche marmotta solitaria e lo stupore di trovare la sabbia del mare in Gaver!
Ci dirigiamo quindi verso il passo del Blumone seguendo due segnavia: il famoso Sentiero numero Uno (o alta via dell'Adamello) e quello Bianco/Giallo del sentiero Antonioli. Giunti poco sotto il passo del Blumone abbandoniamo l'Alta Via e procediamo in direzione Cima Terre Fredde seguendo solo il segno Bianco/Giallo.
Passiamo nei pressi di due casermette della prima guerra mondiale e stupisce sempre il lavoro fatto dai nostri avi. Superiamo Cima Galliner e affrontiamo l'ultimo strappetto fino alla vetta della nostra meta.
E' mezzogiorno!
Carbonara per tutti!
Purtroppo non c'è ne' pasta ne' pancetta quindi ci accontentiamo di quello che abbiamo nello zaino. La sosta è breve perchè i nuvoloni attorno a noi minacciano maltempo. Percorriamo il sentiero a ritroso fino alla base di Cima Terre Fredde e poi ci spostiamo verso il passo della Vacca seguendo una vecchia traccia molto esile.
Il maltempo incombe e ci costringe a modificare itinerario: non passiamo da passo Terre Freddeâ ma torniamo percorrendo a ritroso la via di salita fino a Malga Cadino. Una breve precipitazione ci rinfresca a qualche centinaio di metri dal parcheggio.
Sembra voglia ricordarci chi comanda. La sua breve durata ci lascia comunque la possibilità di cambiarci gli abiti nei pressi delle nostre auto.
Nonostante le pessime previsioni meteo di questo week end siamo riusciti a compiere la nostra escursione in un ambiente eccezionale, peccato che il maltempo ci abbia obbligato a ridurre il percorso, la discesa attraverso i verdi prati della valle di Cadino avrebbe contribuito ad aumentare il nostro livello di relax post escursione.