Val Canale, p.sso Zeno, ponte Agro.

Locandina

Dettagli

Data
19-5-2019
Difficoltà
E: Escursionisti
Accompagnatori
  • Marzia Franceschini
  • Raffaele Vezzola

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Gruppo Base

Puntuali al ritrovo presso Vestone ore 7.30, ci siamo contati e organizzati con i mezzi per dirigerci a Lavenone, da dove partiremo percorrendo la Val Canale.
Il tempo perturbato, come era previsto da giorni, ha mantenuto la promessa, ma siamo partiti comunque convinti e affiatati in 18 ( 9 accompagnatori e 9 ragazzi).
La salita è ripida, a tratti concede brevi tregue e in un paio d'ore giungiamo al fienile Remà, sono le 10 e ci concediamo una pausa meritata in un riparo di "fortuna" tra nuvolosità e pioggerella. Intorno alle ore 10.30, prima che il venticello fresco ci penetri in corpo, ci organizziamo e ripartiamo.
Passiamo attraverso il bosco rigoglioso, con una vegetazione esplosiva grata a tanta pioggia; osserviamo molte specie di fiori durante il nostro tragitto: acquilegie, margheritine, viole, alcune genziane, i fiori delle future fragoline di bosco e qua e là, mughetti e tanto altro.
Arriviamo al passo Cocca Bassa, dove tira un vento pazzesco: non ci incantiamo troppo e procediamo lungo il sentiero che ci porta a scoprire a un tratto la carcassa di un ungulato, motivo d'interesse e libere fantasie dei nostri ragazzi.
La meta prossima è malga Marmentere, tocca il punto più alto del nostro giro (1019 metri). Breve transito/pausa e poi inizia la discesa.
L'affiatamento di questi ragazzi è sorprendente ed è bello sentire i loro discorsi e ragionamenti riguardanti la natura, i sentieri, le scienze, le "carcasse" di animali, le loro teorie ... Complimenti.
Tirando le somme, che dire se non che ieri è stata una seconda uscita molto produttiva rispetto alle aspettative iniziali dovute al meteo avverso? Bel giro ad anello in un ambiente selvaggio della nostra Valle Sabbia.

Marzia

Due parole ora riguardo agli impavidi ragazzi più grandi del gruppo Avanzato. Partenza senza troppo discutere con nelle orecchie ancora le parole del nostro Reggente Beppe: - la Montagna è sempre bella anche con la pioggia -.
Il giro che li aspetta è lungo e ambizioso, ma l'entusiasmo è contagioso e solo la bufera sul passo della Spina li costringe a limare l'itinerario accorciandolo, rientrando da Casina Vecia invece che raggiungere la Berga per poi scendere a Vaiale.
Tirate le somme, l'impresa è di tutto rispetto: 17/18 km con 1300 metri di dislivello con l'acqua gelida che rivola tra il collo e lo zaino è "tanta roba".

Bravi ragazzi… tutti.
Raffaele